Requisiti di partecipazione

Cosa distingue una mezzamaratona e una maratona corsa sul territorio italiano da una in qualsiasi altra parte del mondo?

La differenza è tutta nei "requisiti di partecipazione", o meglio nella complessità tutta e solo italiana nel definire cosa deve fare ed avere una persona per potersi iscrivere.

In qualsiasi altro paese del mondo è necessaria una sola cosa: pagare l'iscrizione alla gara.

In Italia, prima di pagare l'iscrizione alla gara, è necessario iscriversi alla Federazione Italiana di Atletica Leggera e prima ancora ottenere un certificato medico valido per l'attività agonistica dell'atletica leggera. Non è solo una questione di costi, ma spesso anche di difficoltà quasi insormontabili. Pensate a un italiano o a uno straniero residenti all'estero; per iscriversi devono venire in Italia e farsi fare un certificato medico o trovare un medico al loro paese che riesca a fargliene uno con le stesse caratteristiche di quello italiano. 

Poi c'è l'iscrizione alla Federazione che si può ottenere attraverso una società sportiva affiliata alla Fidal o attraverso la Runcard, ultimo tentativo per provare, qualcuno dice, a semplificare la vita di quelle "povere persone" che vorrebbero partecipare ad una manifestazione sportiva di corsa su strada.

Per provare a spiegare tutte le diverse situazioni possibili, e sono tante provare per credere, abbiamo dedicato diverse pagine del nostro sito raggiungibili da https://www.placentiahalfmarathon.org/25-phm/requisiti-di-partecipazione.

Tutto ciò determina che una città come Roma ha un decimo dei partecipanti delle altre capitali europee, e certo non si può pensare che sia per la bellezza della città.

Il nostro obiettivo è sempre stato quello di dare vita ad una giornata di festa, sport e solidarietà nella nostra città. E fino ad ora possiamo considerarci soddisfatti. Certo è che, in Italia, organizzare eventi sportivi è come correre con autovetture di grande cilindrata con il freno tirato. Quanto perdiamo in termini di promozione del territorio e, ancor peggio, quanto perdiamo in termini di promozione dell'attività sportiva e quindi in salute, dovrebbe essere un problema da considerare e cercare di affrontare.