Noi ci proviamo, ma abbiamo bisogno, di tutto il vostro aiuto

Sta per concludersi un altro mese molto difficile. Il covid 19 ha rialzato la testa determinando tanto dolore (non ci si deve mai abituare a tanti morti ogni giorno) e tante difficoltà per ognuno di noi.
Certo non è il problema più rilevante di questi ultimi due anni, ma anche il nostro mondo, quello della "corsa su strada", continua a trovarsi in grande difficoltà.
Le grandi manifestazioni, proprio perchè coinvolgono tante persone, possono essere un motivo di diffusione del virus e perciò in questi ultimi mesi alcune iniziative sono state annullate dalle autorità, altre hanno deciso di rinviare al prossimo anno ed altre ancora di cambiare periodo dell'anno finendo a sovrapporsi con iniziative già programmate determinando una situazione complessa e piuttosto discutibile.
Anche per i singoli atleti abituati a partecipare alle maratone e mezzemaratone Fidal, la situazione presenta molte difficoltà. Il covid non ha semplificato la procedura o almeno i costi d'iscrizione come forse ci sarebbe potuto aspettare. Tutto è diventato più complesso e costoso.
Oltre alla iscrizione alla gara è necessario il tesseramento Fidal (o Runcard che è praticamente la stessa cosa) e il certificato medico per la pratica dell'attività agonistica dell'atletica leggera.
Nonostante il fatto che la possibilità di partecipazione a gare sia sempre più limitato dai vari annullamenti causati dalla pandemia, i costi per il tesseramento Fidal sono rimasti invariati; Runcard, che per alcuni anni aveva proposto convenzioni con gli organizzatori per diminuire i costi per gli iscritti, ora non le ha più rinnovate.
Per quanto riguarda il certificato medico la situazione è ancora più complessa (e costosa). Per chi ha contratto il virus prima del rinnovo o della prima concessione sono necessari esami clinici aggiuntivi. Nel caso in cui si sia già in possesso del certificato medico e si contragga il covid è necessario (al momento non è ancora completamente definita la procedura) ottenere un nuovo certificato medico con una serie di esami che cambiano in base alla categoria, all'età e al tipo di gara. Sono tutte regole che considerate una alla volta avranno sicuramente senso e potrebbero anche essere considerate condivisibili.
Resta il fatto che siamo praticamente l'unico paese al mondo dove per partecipare ad una corsa su strada magari impiegando 6 o 7 minuti al km siano necessari cosi tanti e costosi adempimenti, mentre per lanciarsi su una "nera" di sci non serve praticamente nulla. O abbiamo la migliore organizzazione del mondo e prima o poi tutti ci copieranno o forse c'è qualcosa da rivedere.
Considerato tutto ciò, aggiungendo le concrete difficoltà di sponsor e associazioni di volontari (ma questo è un discorso molto rilevante che merita un approfondimento in un secondo momento)  il buon senso consiglierebbe di annullare anche quest'anno ed aspettare tempi migliori.
Ciò che facciamo è però riconfermare la decisione di correre la 25^ Placentia Half Marathon l'8 maggio 2022. E lo facciamo perchè siamo convinti che ognuno, per quel che può, debba tentare di contribuire al ritorno di quella necessaria "normalità" a cui tutti ambiamo.
Stiamo cercando di riproporre praticamente tutto ciò che abbiamo realizzato nel 2019, ben sapendo che non tutto sarà possibile. Se c'era un momento del quale andavamo fieri e che più di ogni altro dava senso ad ogni fatica, era il passaggio dei maratoneti tra una folla di bambini in cui ognuno sporgeva la mano per incontrare quella dell'atleta, dando vita al più fantastico tra gli "assembramenti" possibili. 
Non si potrà più fare. Toccarsi è ormai un tabù. Oggi non può essere che così, ma arriverà il giorno in cui.....e perchè arrivi è necessario che ognuno faccia la sua parte e magari anche qualcosa in più.
Noi ci proviamo, ma abbiamo bisogno, ancora più degli anni passati, di tutto il vostro aiuto e sostegno. 








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