Zona Sport: servizio speciale 1^ Placentia Marathon




6 gennaio 1996 - 6 gennaio 2021.  Sono trascorsi 25 anni dalla prima edizione della Placentia Marathon. Per celebrare questo anniversario, Telelibertà ha voluto realizzare un “servizio speciale” che sarà trasmesso sabato 23 gennaio dalle ore 20,30. Si potrà vedere non solo con la televisione di casa sul canale 98 del digitale terrestre, ma anche in streaming sul sito Liberta.it seguendo questo link https://www.liberta.it/teleliberta-live/. (repliche domenica alle 9,50 e alle 18,05 e lunedì alle 17,10).

Non possiamo che ringraziare il Gruppo Libertà per questa decisione e ancor di più per seguirci e supportarci da oltre 25 anni. Ciò fa sì che siano gli unici a conservare filmati e fotografie che sarebbero ormai introvabili. E di ciò siamo loro doppiamente grati.

Questo servizio ha lo scopo di riportare alla memoria un periodo che sembra lontanissimo. Oggi pare quasi impossibile, eppure anche senza internet e cellulari si riuscivano a fare grandi cose. Tra queste, per la prima volta nella nostra città, anche una maratona internazionale. 

Più volte ci è stato chiesto cosa potesse aver determinato la riuscita di questo evento, della prima edizione sconvolta dalla neve ed ancora di più delle 23 altre edizioni che ne sono seguite?

Noi pensiamo che la risposta sia in ciò che, in seguito, è stato denominato “sistema piacenza”. Fin da quel gennaio del ‘96, attorno alla maratona, si erano uniti enti civili e militari, associazioni di volontariato organizzato e sportive, singole persone più o meno appassionate a questo genere di sport, tutti con l’idea di lavorare insieme con il massimo impegno per un progetto comune e condiviso. 

L'aspetto "eroico" è dato dalla mancanza di mezzi, di tecnologia, d'esperienza, dalle difficoltà impreviste, ma tutto superato grazie al fatto di avere tutti insieme ed ognuno per la propria parte, la volontà di superare qualsiasi ostacolo. Quando al mattino ci trovammo 40 cm di neve era facile pensare che non solo non sarebbe arrivato nessun atleta, ma ancor di più nessun volontario. Perché una persona si sarebbe dovuta alzare alle 5 del mattino per andarsi a posizionare su un incrocio, preparare un ristoro, sistemare delle transenne…..? Ed invece, non solo al momento della partenza ognuno aveva raggiunto il proprio posto, aveva assolto al proprio compito, ma si era anche premurato di superare l'ostacolo neve portando con se la pala da casa. Il percorso fu reso “praticabile” dai mezzi spalaneve con un grandissimo lavoro grazie alla capacità organizzativa di chi sa affrontare per dovere d’ufficio le difficoltà non solo del meteo, ma ciò che ci lasciò esterefatti è stato venire a conoscenza che ogni punto di ristoro era stato approntato, che ogni incrocio era presidiato, che ogni transenna aveva trovato la sua collocazione sia in città che nei comuni della provincia e che sulla pista d’atletica dello Stadio Comunale (solo dall’anno seguente denominato “Leonardo Garilli) decine di volontari stavano creando un varco per permettere agli "eventuali atleti" di dare il suggello finale alla loro impresa passando sotto al portale di arrivo. Quasi 500 atleti superarono il traguardo; oltre 300 si dovettero ritirare ma compirono comunque un’impresa che non hanno più dimenticato. 

In questo breve ricordo, il pensiero più forte è per i volontari che hanno determinato la riuscita di quella prima edizione e che ancora oggi ne permettono l'esistenza, per tutti coloro che dedicano il proprio tempo con determinazione senza nessun altro premio che la consapevolezza di aver avuto un ruolo nella riuscita di qualcosa in cui credevano, grazie alla capacità di sapersi unire ad altre persone in un progetto comune.

L’ultimo pensiero è per chi non può partecipare a questa commemorazione; sono davvero tanti, ma è così, è il cerchio della vita. Dal primo all’ultimo, per sempre nei nostri pensieri.

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